Newsletter #22, Novembre 2021

«[...] Le fotografie pubblicate in questo numero della rivista ci introducono nell’atelier dello scultore Mario Negri attraverso l’occhio di qualcuno che conosceva la sua opera molto bene, avendola accompagnata sin dalla prima esposizione personale alla Galleria del Milione a Milano nel 1957. Siamo nel maggio 1987, sono passati esattamente trent’anni, e Arno Hammacher torna ancora una volta nello studio del suo amico, scomparso da poche settimane, come per accertarsi, con i mezzi propri della fotografia, non della sua assenza, ma, semmai, della sua presenza». 
Note di Mario Negri | Fotografia di Arno Hammacher, rMH n. 47

Per chi si fosse perso gli ultimi cinquanta numeri (o quasi)...

La rivista per le Medical Humanities sta per raggiungere il traguardo del suo 50esimo numero. In questa ormai già lunga esistenza, la testata si è confrontata con questioni di attualità – come la pandemia (n. 45, 46, 47) o il trapianto di organi (n. 7, 24, 31, 35, 47) – e con temi senza tempo – la dignità (n. 7, 10), il dolore e la sofferenza (n. 24, 42), il male (n. 25), la morte (n. 38), la speranza (n. 34), il dono (n. 6), il corpo (n. 3, 8, 12). Ha coperto l'intero arco dell'esistenza, dalla nascita e il nascere oggi (n. 40, 41) alla morte (n. 22, 23), chinandosi sull'inizio della vita (n. 22), sulla procreazione stessa (n. 28), sul morire, sulla qualità di vita, avendo particolare considerazione per gli anziani (n. 25, 26). Ha proposto ai suoi lettori le voci di grandi solisti, favorito discorsi corali – sull'attenzione (n. 11), sulla donazione di organi (n. 7, 47), sulla pandemia (n. 45) –, dato voce a chi di solito non prende la parola. Ha volto lo sguardo alle donne (n. 10), ai vulnerabili (n. 29, 30), alle persone in situazione di handicap (n. 14). Ha considerato l'etica della vicinanza, fin nell'intimità (n. 12), entrando nelle storie dei singoli – in particolare con i casi clinici – e l'etica della distanza – con le questioni di giustizia distributiva, di povertà (n. 6, 7, 9, 10, 18), qui e altrove (n. 17, 32). Non ha trascurato i diritti umani (n. 14, 15, 33, 27, 44).

Accanto ai temi più classici dell'etica clinica – le direttive anticipate (n. 1), le risorse limitate, il razionamento e l'equità (n. 5, 6, 21), il suicidio assistito (n. 31) – ha offerto dossier su temi trasversali – come l'irreversibilità (n. 35). Ha dedicato molto spazio al tempo, dal futuro al passato, problematizzando quelle tensioni temporali che abitano più che mai l'esperienza della cura – l'irreversibilità, appunto, la speranza, ma anche la nostalgia (n. 13) –, senza negare lo spazio allo spazio (n. 16). Si è rivolta all'aesthetic-based medicine (n. 19, 20) e alla narrative-based medicine (n. 28, 32, 35).

Nelle interviste, ha cercato il dialogo con figure capaci di illuminare il campo della cura da prospettive disciplinari diverse (arte, teatro, musica, letteratura, politica, storia...). Ha alternato analisi e argomentazioni a testimonianze e narrazioni, legittimando diversi ordini del discorso. Ha prestato attenzione all'attenzione (n. 11), si è presa cura di chi cura (n. 23, 32, 39, 43), ha considerato il rischio del rischio (n. 15 e n. 40), legittimato l'incertezza (n. 18) e la prudenza (n. 16), ha dato voce alla critica (n. 17, 48) e dato valore al silenzio (n. 34), ha problematizzato il prezzo della verità (n. 15). Ha ripetutamente orientato lo sguardo sulle condizioni di privazione della libertà – nel contesto della medicina carceraria (n. 17), degli internamenti amministrativi (n. 44), delle pratiche di contenzione in sanità (n. 8, 12, 13, 14 33).

E in questi quindici anni, ha incessantemente fatto lo sforzo di riflettere su tutti questi argomenti con postura critica e immaginativa, per favorire "una cultura etica della malattia e della cura", come da sempre proclama il suo sottotitolo.

Guenda Bernegger

Pensieri

Brevi approfondimenti, estratti di articoli, video, citazioni, idee, spunti o semplici annotazioni per riflettere insieme sui temi più attuali delle Medical Humanities.

A CURA DI ROBERTO MALACRIDA

«Consumed with cramming facts into their heads, however, most students in my class spent these patient visits with their eyes glued to exam study guides, or even snuck out of the lecture hall to go study elsewhere. Listening to the actual, complex experiences of patients could wait. Our medical humanities courses were nowhere near as rigorously taught or graded as other courses, which exacerbated students’ beliefs that the psychosocial aspects of medicine are less valued and less relevant than the biologic aspects.
Real patients like my grand-mother cannot be easily reduced to stereotypes or five-sentence clinical vignettes. Transitioning from student or practitioner requires a shift in mindset: to see a patient as a person, not a paragraph; to see the right answer as layered and complex, not a single choice. If we can teach the next generation of doctors to navigate that transition gracefully, we will humanize our patients and help them attain better outcomes».
Charlotte Grinberg, “None of the Above — The Patient beyond the Multiple Choice”, New England Journal Of Medicine, 04.11.2021

«Volevo trovare il luogo, dove perfino nell’abisso della perdita, la vita dà segni di esistenza. I credenti trovano conforto nella fede che ci sia vita dopo la morte. Ma io non sono credente. E ho capito che per una persona laica come me, il luogo più significativo dove la vita, con tutta la sua ricchezza, coesiste con la perdita e l’orrore del nulla, è l’arte. L’unico luogo dove la vita e il nulla agiscono e nutrono l’uno e l’altro è letteratura, poesia, musica, teatro. […] Perché la laicità non significa solo non essere religioso ma è un’autentica e dolorosa consapevolezza di come noi non credenti siamo soli in questo mondo, come è difficile l’esercizio di empatia e come siamo intrappolati nelle nostre angosce. Però, più invecchio e più mi piace il cinema. Trovo il teatro oggi non abbastanza folle e mordente. E troppo poche volte ne rimango scosso».
David Grossman, La Repubblica, 16.11.2021
«Aux idéaux de performance, d’excellence et de stabilité, l’expérience corporelle du féminin substitue l’évidence de la variabilité, de la vulnérabilité et de l’adaptabilité. Il s’avère que ces caractéristiques concernent rigoureusement tous les corps, ainsi que la crise sanitaire l’a révélé : l’humanité en tant qu’elle est incarnée est essentiellement vulnérable, changeante et interdépendante. Nulle faiblesse ni déchéance, mais bien le constat de ce que les êtres humains ne sont pas des machines vouées à une infinie productivité et perfectibilité : ils sont des sujets incarnés reliés les uns aux autres».
Camille Froidevaux-Metterie, « L’être humaine. Fin du masculin générique, début de l’humanité incarnée“, Le Monde, 28.10.2021
«Iniziamo a chiamarlo genericamente il problema della fiducia, cruciale nella vita di ciascuno e – nell’accezione che oggi la letteratura scientifica definisce con l’espressione ‘fiducia epistemica’ (cioè relativa alla coscenza) – indispensabile per capire il momento presente. Alla base della sfiducia nei confronti dell’informazione medico-scientifica (oggi rivolta alla politica dei vaccini e dunque della sicurezza sociale in pandemia) vi è una mancanza di fiducia in senso più ampio che si intreccia con il percorso di sviluppo della personalità».
Guido Giovanardi e Vittorio Lingiardi, La Repubblica, 28.10.2021
«La lettura della presenza di una dittatura sanitaria e politica che rischierebbe o, addirittura, avrebbe già stravolto l'assetto democratico del nostro Paese, è non a caso una lettura condivisa dall'estrema sinistra e dall'estrema destra. È lo stesso giudizio che esprimono autorevoli intellettuali che, pur evitando aristocraticamente di partecipare alle sommosse popolari, ne sono di fatto irresponsabilmente gli involontari maitres à penser. Dall'elucubrazione filosofica allo scatenamento della rabbia nelle piazze il passo è più breve di quello che si possa immaginare».
Massimo Recalcati, “No Vax. Quei filosofi irresponsabili”, La Repubblica, 28.10.2021.
CONTINUA A LEGGERE I PENSIERI DI QUESTO MESE
Corriere del Ticino, 20.11.2021 - Cerimonia di consegna dei Premi Venka Miletic

Sullo scaffale

Consigli di lettura, spunti di riflessione, recensioni di libri e film raccolti nel Centro di documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.

A CURA DI FEDERICA MERLO E NICOLÒ S. CENTEMERO

Un paziente

Ben Watt

[...] Ammetto che del libro non ne sapevo nulla, ma scopro presto che si tratta del memoir, scritto da uno dei due membri – l’altra è la moglie di Watt, Tracey Thorn – del gruppo di musica alternativa anni ’90 Everything but the girl, il cui pezzo «Missing» ebbe in quegli anni un successo planetario. Pur essendo parecchio scettico nei confronti di questi racconti, scritti dalla star di turno, soprattutto quando parlano di tematiche legate alla malattia, in questo caso mi sono voluto fidare di Carbonio e ho fatto benissimo. Un paziente è stata davvero una gran bella lettura. [...] Perchè leggerlo? Buoni motivi per la lettura di Un paziente ne ho già dati parecchi… ma mi permetto di aggiungere che questo libro deve anche essere letto per scoprire – e chi lo conoscesse già, riscoprire – l’universo musicale degli Everything but girl«and-I-miss-youuuu, like the deserts miss the raiiiinnnn, lalalalaaa la» [...] Continua a leggere 

Nova

Fabio Bacà

Ultimo talento scoperto del compianto Roberto Calasso, Fabio Bacà ha esordito con Adelphi – sì avete letto bene! – nel 2019 con il bellissimo Benevolenza Cosmica. A distanza di due anni, sempre con la stessa prestigiosa casa editrice, esce ora (ottobre 2021) il suo nuovo romanzo, Nova. Come è stato il mese scorso per Andrea Donaera (cfr. recensione di Lei che non tocca mai terra), anche Bacà, di fronte alla difficile impresa del «secondo» che, citando una famosa canzone del rapper Caparezza è «sempre il più difficile, nella carriera di un artista», non solo si riconferma, ma «cresce e colpisce» (Alessandro Beretta, La Lettura, 17.10.2021). [...] Perché leggerlo? Perché lo so che è difficile da credere, ma in un romanzo drammatico, Bacà è stato capace di metterci di fronte a interrogativi su grandi dilemmi etici legati ai nostri istinti più inconsci utilizzando in parecchi momenti un’ironia rara e sempre misurata. Si inizia, si fatica a mollarlo, ci si diverte e ci si interroga… what else?! [...] Continua a leggere

Dalla rivista per le Medical Humanities

Il quarantasettesimo numero della rivista per le Medical Humanities - consultabile integralmente sul sito www.rivista-rmh.ch - contiene uno stimolante Dossier dedicato a sondare il tema della donazione di organi. Fra i vari contributi raccolti, vi segnaliamo quello di Simone Romagnoli, filosofo ed eticista, collaboratore scientifico alla Commissione nazionale d'etica in materia di medicina umana e docente alla Scuola universitaria professionale di lavoro sociale a Ginevra.

Il consenso presunto nell'ambito della donazione di organi

Simone Romagnoli, n. 47

In questo testo liminare vengono brevemente presentati i modelli di autorizzazione al prelievo di organi post mortem e il contesto del dibattito che si svolge attualmente in Svizzera. Un particolare rilievo è dato ai pareri espressi dalla Commissione nazionale d’etica in materia di medicina umana, rispettivamente nel 2012 e nel 2019. L’obiettivo è di fornire al lettore alcune informazioni generali che gli permettano di cogliere le problematiche del tema oggetto del Dossier e discusse nei diversi contributi. Clicca qui per leggere l'articolo

Curare ad arte

Una ricerca sul tema della cura nel mondo dell'arte, perché curare è un'arte e l'arte può essere cura.

Bacchino malato.

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio
1593-94, Galleria Borghese, Roma

In quest'opera l’autore si immedesima nel dio Dioniso, personaggio che incarna l'indole passionale in cui Caravaggio si riconosceva. Tuttavia il pittore si trovava in una fase di debolezza e malattia, infatti era stato vittima del calcio di un cavallo che lo aveva costretto a una convalescenza ospedaliera nell'ospeale della Consolazione. Il fatto lo aveva portato a riflettere sulla condizione umana, sempre in bilico tra salute e malattia, vigore e debolezza, spirito entusiastico e malinconia. In questo autoritratto Caravaggio ritrae Bacco con le labbra livide, il volto magro e pallido,  ma con una corona di edera sul capo: questa pianta, da sempre simbolo di Dioniso, è segno di protezione e augurio di buon auspicio. [...] Clicca qui per leggere

Agenda

DIGNITÀ, ANZIANI E COVID-19

Il Consiglio degli anziani del Cantone Ticino ha attribuito un mandato alla Fondazione Sasso Corbaro e al Centro competenze anziani della SUPSI per studiare come gli anziani ticinesi hanno vissuto l'entrata in vigore delle misure di prevenzione per limitare la diffusione del coronavirus nel periodo da marzo a maggio 2020. Si sono sentiti discriminati? Hanno visto intaccata la loro dignità?
La presentazione dei risultati della ricerca, che ha visto partecipare più di 800 persone di 65 anni e oltre, è impreziosita dai contributi di due filosofi, due geriatri e un medico, un giornalista, una rappresentate del Consiglio cantonale dei giovani e uno scrittore.
Quando? Martedì 23 novembre, Biblioteca Cantonale di Lugano, 17:30-19:00; Martedì 2 dicembre, La Filanda, Mendrisio, 17:30-19:00

LA LINGUA DEGLI ANGELI
Concerto d'organo

Il Liceo cantonale di Bellinzona e la Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities sono lieti di invitarvi al “X Percorso Prognosi e Destino”, questo semestre dedicato alla seconda parte del ciclo dantesco: dopo l’Inferno, affrontato il semestre scorso, è il turno di Purgatorio e Paradiso, che verranno considerati congiuntamente e, come d’abitudine, da prospettive disciplinari diverse. Il 25 novembre sarà il turno di "La lingua degli angeli – Concerto d’organo" (musiche di J.S. Bach, J.P. Sweelinck, G. Frescobaldi, L.C. Daquin, C. Balbastre,...) con Andrea Pedrazzini.
Quando? Mercoledì 25 novembre 2021, ore 20:00
Dove? Chiesa Santa Maria Assunta, Piazza Grande, Giubiasco

FORUM CULTURA E SALUTE

Il primo Forum svizzero di Cultura e Salute si terrà a Mendrisio e a Lugano il 26 e il 27 Novembre 2021.
Il tema dell’umanizzazione della cura e dei suoi spazi sarà affrontato attraverso la presentazione di evidenze scientifiche e delle migliori buone pratiche a livello nazionale ed internazionale.
Quando? Venerdì 26 e sabato 27 novembre 2021
Dove? Mendrisio e Lugano

«Cose belle»

Uno spazio in cui collezionare suggestioni audiovisive legate a «cose umanistiche belle» o «cose belle umanisticamente», raccolte anche grazie ai preziosi suggerimenti dei nostri lettori. Vi invitiamo a contribuire a questa rubrica segnalandoci via e-mail le «cose belle» che incontrate.

CONCERTO PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA DI DVORAK

RSI LA1 | PAGANINI | 14.11.2021

La prima "cosa bella" che desideriamo proporvi questo mese è tutta da ascoltare: una magnifica esecuzione, a cura di Enrico Dindo, con l'orchestra della radiotelevisione croata, del concerto per violoncello e orchestra di Dvořák. (Per ascoltare il concerto cliccare qui e selezionare il minuto 1:15:10).

PLENARY SESSIONS

PODCAST DEL DR. VINAY PRASAD

Luca De Fiore, direttore generale del Il Pensiero Scientifico Editore ha scritto recentemente un twit che vi citiamo integralmente – traducendolo dall’inglese: “nella mia carriera professionale e non solo, c’è un pre e un post aver incontrato Vinay Prasad. Prasad è tra quelli che davvero costruiscono la #Healthforall” (in riferimento all’obiettivo della “Salute per tutti” della WHO). Il Dr. Prasad ha un canale youtube e un podcast, è un emato-oncologo e soprattutto è uno dei più bravi promotori della salute, della buona medicina e divulgatori scientifici in cui possiate imbattervi… ed è anche simpaticissimo!

FERDINANDO SCIANNA: AUTORITRATTO DI UN FOTOGRAFO

LIVE STREAMIG 

Lunedì 1 novembre, in live streaming sul Canale YouTube di BPER Banca Forum Monzani, Ferdinando Scianna ha presentato l'edizione aggiornata della sua autobiografia: passato, presente e un futuro "che diventa alla mia età sempre più ipotetico" fino ad arrivare all'epidemia che, come racconta lui stesso "finora mi ha risparmiato, ma l'età e qualche nuova seccatura di salute continuano a estendere il territorio della fatica e delle impotenze". Scianna rinnova così la sua autobiografia già pubblicata alcuni anni fa, andando ad aggiungere un altro pezzo di vita. 

PER JHON B.: RITRATTI D'ARTISTA AD ALTA VOCE

PODCAST A CURA DI MARIA NADOTTI

Uno spazio in cui vengono raccolte letture ad alta voce, a cura di attori italiani, dei Ritratti di John Berger. «All’origine di questa nostra opera comunitaria, un collage di letture e interpretazioni, di auscultazioni diverse dell’opera artistica e delle pagine che la raccontano, c’è un sentimento di gratitudine. Per l’ospitalità che John Berger ci offre con e nei suoi testi, per la sua scrittura che invita amorosamente a guardare e guardare ancora, con attenzione e sorpresa, per la sua capacità di portarci con sé negli atelier degli artisti e nel mistero del loro disegnare, dipingere, scolpire, figurare il mondo dentro e fuori di noi, nel tempo e nello spazio».

Ultimi arrivi in Videoteca

Una selezione degli ultimi DVD e Blu-ray entrati a far parte del Centro di Documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.

Le quattro volte.

Michelangelo Frammartino, Italia/Germania/Svizzera, 2010

Parole chiave: Poesia; Estetica; Natura; Capolavori

Drunk - Un altro giorno.

Thomas Vinterberg, Danimarca/Paesi Bassi/Svezia, 2020

Parole chiave: Destino; Tossicodipendenza; Ricerca

En duva satt på en gren och funderade på tillvaron - Un piccione seduto su un ramo. 

Roy Andersson, Svezia/Germania/Francia/Norvegia, 2014

Parole chiave: Destino; Etica; Capolavori

La tenerezza.

Gianni Amelio, Italia, 2017

Parole chiave: Follia; Colpa; Sentimenti; Famiglia

Le conseguenze dell'amore.

Paolo Sorrentino, Italia, 2004

Parole chiave: Destino
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